Le Value Bet

Prima di iniziare questo articolo sembra doveroso fare una distinzione netta tra quello che è il “Gambling”, e la sua differenza con il “Betting“.
Sono concetti completamente distinti.

Per gambling intendiamo il vero e proprio “gioco d’azzardo”. Si scommette su un evento che ha una probabilità fissa di successo indipendentemente dalle condizioni al contorno. Nel gambling il rischio che si prende è fisso e conosciuto.

Il Betting è qualcosa di diverso, qualcosa, ovviamente, da preferire. Il betting ha le sue strategie, le sue caratteristiche. Nel betting si deve puntare a minimizzare il rischio, a trovare la giocata più favorevole, o la più redditizia. Si devono valutare le opportunità ed approfondirle per trovare valore in quello che si vuole giocare.

Il gambling è come giocare alla roulette. Punti 3 squadre favorite, incroci le dita, e speri che il week-end sia quello giusto.

Il betting vuol dire scommettere con criterio, cercare dove ha valore scommettere.

Fatemi studiare un palinsesto e sono contentissimo. Portatemi al casinò e mi troverete al bar a chiacchierare con il barista.

La vera chiave con cui è possibile fare profitti con le scommesse calcistiche (e non solo) è unire ad una buona strategia di gestione della cassa la scoperta delle “Value Bets“. Una Value è un evento in cui crediamo che le possibilità di uscita di un evento siano in realtà più alte di quelle che la quota fornita dal bookmaker suggerisce. Questo punto non dovrebbe mai essere messo in discussione. Si dovrebbe giocare solo nei casi in cui in una giocata si vede del valore.

E’ quindi fondamentale capire la probabilità che viene riflessa in una scommessa calcistica fornita dal banco. Occorre fissare il concetto e ripeterselo ancora una volta.
Dovremmo scommettere solo se crediamo che le probabilità di uscita dell’evento siano più alte di quanto siano offerte dalla quota.

Un esempio

Consideriamo una partita del campionato di “Serie A“, dove l’AC Milan ospita in casa la Sampdoria. Supponiamo che i book offrano per questo evento le seguenti quote:

– AC Milan @ 1,48
– Pareggio @ 4,00
– Sampdoria @ 6,00

Uno scommettitore particolarmente scrupoloso può naturalmente conoscere in modo approfondito la Serie A, uno dei campionati top. Questo scommettitore fa alcune ricerche e riesce a scoprire che l’AC Milan non avrà a disposizione il goleador ed il centrocampista più forte.
Studiando la classifica potrà notare che l’AC Milan non ha particolari obiettivi e che la Sampdoria è in lotta per non retrocedere. Scopre, guardando i risultati precedenti, che l’AC Milan non riesca a sfoderare grandi prestazioni in casa contro squadre che sono nella parte medio-bassa della classifica. Inoltre per la Sampdoria tornerà disponibile, dopo la squalifica, il suo maggior cannoniere.

Con queste ipotesi è ragionevole pensare che la Sampdoria ha comunque delle discrete chance di poter vincere la partita, rendendo la quota di @ 6,00 una quota che ha valore.La quota suggerisce che la Sampdoria ha, per il bookmaker, il 16.7% di possibilità di vincere l’incontro (1 / 6,00). Ma, attraverso le analisi dello scommettitore, egli è abbastanza più confidente nella vittoria della squadra, e fissa la sua personale probabilità di vittoria della Sampdoria al 20%.

Un pizzico di matematica

La matematica e la statistica non possono mai prescindere se si vuole avere una buona resa sul medio-lungo periodo. In questo caso ci aiuta a calcolare la differenza tra la quota del bookmaker e la percentuale ipotizzata dal nostro scommettitore.

Calcoliamo la value della scommessa utilizzando la seguente formula:

Value = ( quota / la nostra probabilità ) -1

Quindi, nel nostro esempio, abbiamo che la vittoria della Sampdoria ha quota 6,00 e la probabilità assegnata è del 20%. Abbiamo una value bet?

Value = ( 6,00 * 0.20 ) – 1

Value = 1,2 – 1

Value = 0,2

Quando il calcolo ha un risultato positivo, siamo di  fronte a quella che noi consideriamo una value bet. La Sampdoria ha una percentuale di valore del 20%. Naturalmente, se il calcolo torna un valore pari a zero o negativo, non dovremmo scommettere, in quanto non c’è valore sulla scommessa da effettuare.

Per avere una buona prospettiva di vincita sul lungo periodo è necessario poter avere una buona conoscenza del campionato e delle squadre su cui si vuole scommettere. Conoscere giocatori, situazioni di classifica, statistiche generali, statistiche in casa e fuori-casa. Conoscere il mercato su cui si scommette può fornire una grande mano.

Quanto giocare sulla singola partita?

 

Lo scopo principale di uno scommettitore è quello di portare a casa un gruzzoletto. Qualcuno può giocare per divertirsi ed è una cosa che alla fine può anche andare bene, soprattutto se si giocano cifre basse e in modo non frequente. Ma se si  vuole fare profitto sulle scommesse la gestione oculata del bankroll è di fondamentale importanza.

In altri articoli parleremo di come gestire il proprio bankroll (ricordandoci che nessuna gestione potrà mai dare la certezza matematica di un guadagno), ma alcuni concetti sono sempre da tenere ben fissi in testa:

  • Effettuare solo scommesse che ci si può permettere di perdere
  • Non aumentare di colpo la puntata sulla singola giocata dopo un filotto di vittorie o sconfitte

Betting Experience e le value bet

La nostra esperienza di betting ci ha portato a sviluppare una serie di calcoli per capire se effettivamente una quota fornita da un bookmaker possa o meno nascondere del valore. L’analisi statistica, dei movimenti di quota, dei trend delle squadre può favorire la’individuazione di partite avente una buona percentuale di valore.

Betting Experience ha una pagina apposita per “scovare” le bet di valore

Sarà sempre lo scommettitore a “sentire” il vero valore di una  sommesse da effettuare, ma lo studio dei numeri sarà sempre una componente importantissima nello scegliere o meno una giocata.

Cosa aspetti a provare anche tu?

 

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